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Vita difficile da bambino in Etiopia nel lontano 1940. Con l'entrata in guerra dell'Italia gli abissini si sollevarono contro gli italiani su istigazione inglese e dovette combattere, armi in pugno, a soli cinque anni, con i suoi genitori per salvarsi. Subì il campo di concentramento con la mamma. Rientrò, profugo, in Italia con le "Navi bianche" nel 1942 e raggiunse Trieste, la città natale. Patì l'occupazione tedesca, quella titina, bombardamenti, distruzioni e fame.